una storia di quasi 20 anni

La storia dell’Azienda ha inizio nel 2004, quando la famiglia Fittipaldi Menarini decide di acquistare terreni a Bolgheri e impiantare vigne e olivi. La fama dei vini di Bolgheri è ormai consolidata nel mondo, ma non è quello il motivo principale della scelta di questo territorio. “Bolgheri è soprattutto uno stato d’animo”, si legge nella presentazione del Consorzio di Tutela e Maria Fittipaldi Menarini con le sue quattro figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina se ne rendono immediatamente conto.

Restano affascinate dal luogo, dal clima, dall’atmosfera, dalla luce del mare che si riflette sulle vigne, dai panorami struggenti, dai profumi, dai borghi medievali, dalla gentilezza degli abitanti.

Decidono di assecondare il genius loci e si indirizzano verso una produzione di assoluta levatura con quei vitigni bordolesi che hanno dimostrato di offrire risultati qualitativi altissimi in questo angolo di Toscana: piantano Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot e Malbec.

 

L'AZIENDa

L’Azienda ha sede nella Tenuta la Pineta, sulla Via Bolgherese e si estende su 46 ettari nel cuore della DOC Bolgheri. Di questi, 10 ettari sono piantati a vite con progetti di ulteriore espansione. Vi sono poi 1.200 olivi con i quali viene prodotto olio extravergine di oliva.

Lo staff tecnico è costituito dall’agronomo Stefano Bartolomei e dall’enologo Emiliano Falsini. La produzione media è di quasi 70.000 bottiglie, commercializzate in parti uguali sul mercato italiano e su quello anglosassone. donne Fittipaldi è associata al Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia.

ETICHETTE D’ARTE

Ognuna delle figlie ha la propria professione, ma tutte sono accomunate da una passione, quella del vino, cresciuta da quando si sono messe in gioco in un settore che è storia, cultura, scienza, arte e filosofia di vita. Proprio il connubio con l’arte consolida la passione di tutte: fin dagli inizi donne Fittipaldi è legata all’artista e amico Giorgio Restelli, in arte Giores, per la realizzazione di quasi tutte le sue etichette.

Di Giores è l’idea del nome “donne Fittipaldi”, seguita dal progetto ‘Stolen Legs’ dove l’artista trasforma, con un action painting, a base di smalti e acrilici, un suo scatto fotografico, stampato su tela, costantemente rappresentante la sinuosità femminile. Le sue etichette dei rossi sono tre: Bolgheri Rosso Superiore DOC, Bolgheri Rosso DOC e Malaroja IGT Toscana Malbec. A queste si sono affiancate altre due etichette gioiosamente femminili: il Lady F Orpicchio e il “5” Rosato Frizzante Ancestrale.

Le ulteriori due etichette sono invece opera di una delle figlie, Giulia. Per il Magnetic, in modo geniale e originale, ha riprodotto il magnetico occhio della madre, così ammaliante che sembra voler carpire le sensazioni dalla mente dell’assaggiatore. L’etichetta del DF rosso 2020, invece, è tanto semplice quanto rappresentativa dello stile donne Fittipaldi.